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Tra i giocattoli pensati e progettati per favorire lo sviluppo psicomotorio dei più piccoli, il Triangolo di Pikler è uno dei più conosciuti, diffusi e apprezzati. Sai di cosa si tratta? Ne hai già sentito parlare? I tuoi bambini lo hanno già utilizzato?
Nel nostro articolo ti guidiamo alla sua scoperta: ti raccontiamo le sue origini e la sua storia, ti spieghiamo l’approccio pedagogico ed educativo che lo ispira, ti sveliamo le sue caratteristiche, ti illustriamo i suoi benefici e le attività che consente di sperimentare e ti diamo qualche consiglio sulle modalità e sull’età ideale di utilizzo.
Sommario
Triangolo di Pikler: origine e storia
Il Triangolo di Pikler prende il nome dalla sua ideatrice, la pediatra ungherese Emmi Pikler, che lo mise a punto tra gli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso come concreto strumento di applicazione e implementazione del suo approccio e della sua teoria educativa e pedagogica.
Il pensiero della Pikler si fonda su alcuni assunti fondamentali che hanno come assoluti protagonisti il corpo, il movimento e l’attività motoria del bambino:
- il movimento è la prima forma di espressione e di comunicazione di ogni bambino, la modalità più immediata e spontanea con cui esprime le proprie emozioni ed entra in relazione con il mondo e con l’ambiente circostante, scoprendo se stesso e gli altri;
- il movimento è uno straordinario mezzo di apprendimento che favorisce lo sviluppo psicofisico del bambino;
- per assolvere in maniera efficace a questo compito e rivelare tutto il suo potenziale, il movimento deve essere libero. Il bambino deve poter agire in maniera autonoma e sperimentare, in prima persona, momenti e situazioni. Attraverso le proprie esperienze, fatte di errori e successi, i più piccoli imparano naturalmente a conoscere il loro corpo, apprendendo e affinando nuove competenze e abilità;
- i genitori non devono forzare o condurre, in alcun modo, lo sviluppo dei più piccoli, non devono dirigere, guidare o anticipare azioni e movimenti che il bambino acquisisce naturalmente. Devono, dunque, rispettarne i tempi di crescita e di apprendimento;
- il compito degli adulti è quello di creare un rapporto di affetto e fiducia, di predisporre un ambiente sereno, piacevole e sicuro, ma soprattutto di stimolare e incoraggiare il “movimento libero” e lo “sviluppo autonomo” del bambino.
Le due citazioni di seguito racchiudono in poche parole quanto detto fino ad ora:
“Il bambino, lasciato libero, supera le varie fasi dello sviluppo al proprio ritmo, diverso da quello di altri bambini, con sicurezza ed armonia”.
“Cercare di insegnare a un bambino qualcosa che può imparare da solo non è solo inutile. È anche dannoso”
(Emmi Pikler)
Questi principi guidarono il lavoro della Pikler e furono applicati meticolosamente e con grande efficacia sia quando operò come pediatra di famiglia sia quando, nel 1946, il governo ungherese le affidò il compito di dirigere l’Istituto di Metodologia dell’Educazione e della Cura della Prima Infanzia, noto come Lóczy, un brefotrofio per bambini, orfani di guerra, di età compresa tra 0 e 3 anni.
Le idee e l’approccio di Emmi Pikler hanno ottenuto un grande successo e continuano ad essere fonte di ispirazione per tantissimi genitori ed esperti del settore. Il Triangolo è il giocattolo che, più di ogni altro, incarna la sua filosofia: uno strumento pensato per garantire l’autonomia e la libertà di movimento dei più piccoli, favorendo il loro sviluppo psicomotorio.
Di seguito, vediamo, nel dettaglio, quali sono le caratteristiche, i benefici, i vantaggi, le modalità e l’età di utilizzo del Triangolo di Pikler.
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Che cos’è il Triangolo di Pikler? Struttura e caratteristiche.
Dopo aver presentato il pensiero e la filosofia alla base del giocattolo, è arrivato il momento di scoprire, concretamente, le sue caratteristiche. Insomma: che cos’è il Triangolo di Pikler? In che cosa consiste? Qual è la sua forma? Da quali elementi e materiali è composto?
Come suggerisce il nome, il triangolo di Pikler, chiamato anche “triangolo da arrampicata”, è un giocattolo dalla forma triangolare, realizzato in legno e composto da diversi pioli e gradini che danno vita ad una sorta di “scala” accessibile dai due lati principali della struttura.
Il giocattolo, a seconda dei modelli, dispone, solitamente, di altri accessori come rampe di legno, da fissare ai pioli della “scala”, e dotate di appoggi che consentono ai più piccoli di arrampicarsi in maniera stabile e sicura, oppure di scivoli, sempre in legno, da assicurare all’apice della struttura, che aumentano le opzioni di gioco e le attività che i bambini possono testare e sperimentare.
In commercio esistono tantissimi esemplari che si distinguono non solo per gli strumenti in dotazione, ma anche per design e colori, dimensioni e altezza, spessore e distanza dei gradini che formano la scala. Alcuni sono regolabili in altezza, altri ancora sono richiudibili, pensati per occupare il minor spazio possibile ed essere comodamente riposti dopo l’utilizzo.
Quali sono i modelli di Triangolo di Pikler più venduti?
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A cosa serve il Triangolo di Pikler?
Attività ed azioni
Quali sono le attività che il Triangolo di Pikler consente di svolgere?
Il Triangolo di Pikler garantisce varie possibilità di gioco e può impegnare il bambino in diversi compiti o azioni.
Nello specifico, permette di:
- arrampicarsi o scalare: l’azione più immediata grazie alla presenza di pioli e gradini, a misura di bambino, con cui cercare di raggiungere la vetta del triangolo, oppure grazie alle rampe di legno in dotazione che rendono la scalata meno ripida e più agevole con gli appositi appoggi e sostegni;
- salire, scavalcare, scendere e atterrare: quattro azioni strettamente legate alle prime. La struttura triangolare a forma di scala, accessibile e agibile sui due lati principali, consente ai più piccoli di arrivare all’estremità del triangolo, di scavalcarla, di scendere dal versante opposto e di tornare a terra;
- aggrapparsi: il bambino può afferrare e stringere i vari pioli della scala per cercare di svolgere le azioni viste in precedenza;
- gattonare, strisciare e scivolare: le rampe oppure gli scivoli di legno in dotazione in molti modelli consentono al bambino muoversi a carponi, sfruttando la forza delle sue mani e delle sue gambe, di strisciare o scivolare;
alzarsi e sedersi: a seconda delle necessità e degli obiettivi da raggiungere, anche grazie al sostegno delle rampe o degli scivoli di legno.
Benefici e vantaggi
Quali sono i benefici e i vantaggi che queste azioni apportano allo sviluppo del bambino?
Le varie attività che il Triangolo di Pikler consente di eseguire, in particolare, afferrare, strisciare, arrampicarsi, scavalcare e atterrare sono schemi motori di base, ovvero azioni considerate la “base” di ogni movimento e che, una volta acquisite, permettono di apprendere abilità motorie sempre più complesse e sofisticate. Allo stesso tempo, tali attività sollecitano capacità coordinative quali l’equilibrio e il controllo, allenano la capacità di accoppiare e combinare due o più azioni e migliorano la capacità di orientamento e reazione.
Infine, a livello cognitivo, il giocattolo stimola l’intelligenza, l’attenzione, la concentrazione, la fantasia e la creatività, la percezione visiva e tattile, oltre che la capacità di problem solving, incoraggia l’autonomiae favorisce la conoscenza di sé e del proprio corpo.
Insomma, il triangolo di Pikler si rivela una “palestra a misura di bambino” in cui i più piccoli possono sperimentare e apprendere liberamente tutta una serie di azioni determinanti per il loro sviluppo psicomotorio.
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Quando e come utilizzare il Triangolo di Pikler?
Età di utilizzo
Il Triangolo di Pikler è un giocattolo pensato per la prima/seconda infanzia, da 1 anno circa fino ai 4 anni, quando il bambino è naturalmente predisposto a realizzare quelle azioni che abbiamo descritto in precedenza e a sperimentare e ad apprendere gli schemi motori di base.
A seconda dell’età, i più piccoli impareranno inizialmente a gattonare, strisciare o scivolare per poi, quando saranno più grandicelli, cominciare ad arrampicarsi, scalare, salire e scendere dalla struttura.
In commercio esistono modelli grandi, alti e spaziosi che possono essere utilizzati anche da bambini di età superiore, almeno fino agli 8 anni.
In ogni caso, come sostiene uno degli assunti cardine del pensiero della Pikler: è fondamentale rispettare i tempi di crescita e di apprendimento del bambino, senza forzarlo a compiere movimenti e azioni che, anche grazie a questo strumento, acquisirà autonomamente!
Suggerimenti e modalità di utilizzo
È compito dell’adulto/genitore predisporre un ambiente sicuro che possa favorire la motricità e il gioco libero. Per questo è indispensabile utilizzare un morbido sostegno o un tappetino alla base del triangolo, in modo tale da attutire eventuali colpi o cadute, proteggendo il bambino. Allo stesso modo, il giocattolo va allestito in una zona senza pericoli, senza altri mobili e oggetti che possono essere fonte di rischio o ingombro.
La sicurezza del triangolo di Pikler passa anche attraverso la scelta del modello “giusto” per ogni bambino. Oltre ai vari accessori in dotazione, l’aspetto chiave da considerare è la sua altezza e le sue dimensioni. Solitamente, il giocattolo è alto tra i 50/60 cm fino ai 90 cm circa, le misure ideali per i più piccoli.
A seconda dell’altezza e del peso del bambino scegli il modello più idoneo. Il nostro suggerimento è quello di leggere e seguire attentamente i consigli del produttore (solitamente riportati sulla confezione).
Una volta che il triangolo è stato posizionato in un’area sicura e protetta, ti consigliamo di incentivare il gioco e l’attività libera e autonoma del piccolo, fermo restando che, come per ogni giocattolo per l’infanzia, la supervisione dell’adulto è comunque necessaria!